(S) tao_della_fisica

Fritjof Capra –

Ed: Gli Adelfi –

Pagine 386 –

Un testo di grande successo degli anni 80, che ha lo scopo dichiarato di mostrare le convergenze esistenti tra le conoscenze della fisica e quelle di buona parte delle religioni e filosofie orientali.

Due punti di partenza certamente distanti, la materia per la fisica, lo spirito per i saggi orientali, ma un’unica visione del mondo a partire dalla constatazione che: “La caratteristica più importante della concezione del mondo orientale, è la consapevolezza dell’unità e della mutua interrelazione di tutte le cose e di tutti gli eventi”

Consideriamo queste due affermazioni:

 

1) “Nello spazio-tempo tutto ciò che per ciascuno di noi costituisce il passato, il presente e il futuro è dato in blocco…Ciascun osservatore col passare del suo tempo scopre, per così dire, nuove porzioni dello spazio-tempo, che gli appaiono come aspetti successivi del mondo materiale, sebbene in realtà l’insieme degli eventi che costituiscono lo spazio-tempo esistesse già prima di essere conosciuto”

2) “La maggior parte delle persone crede che il tempo trascorra; in realtà esso sta sempre là dov’è. Questa idea del trascorrere può essere chiamata tempo, ma è un’idea inesatta; infatti, dato che lo si può vedere solo come un trascorrere, non si può comprendere che esso sta proprio dov’è”

La prima è di Louis de Broglie ed attiene alla fisica, la seconda è del maestro Dogen ed è relativa al Buddismo Zen.

Heisemberg scrive: “Il problema più difficile… concernente l’uso del linguaggio sorge nella teoria dei quanti…”Nelle scuole filosofiche occidentali, la logica e il ragionamento sono sempre stati i principali strumenti per formulare le idee filosofiche e ciò vale, secondo Bertrand Russell, anche per le filosofie religiose. Nel misticismo orientale, viceversa, ci si è sempre resi conto che la realtà trascende il linguaggio ordinario…Il problema del linguaggio che si presenta a un mistico orientale è lo stesso problema davanti al quale si trova il fisico moderno”

L’Induismo, il Buddismo, il Taoismo e il pensiero cinese, come pure lo Zen a confronto con la fisica moderna su tematiche come:

Al di là degli opposti, Lo spazio-tempo, L’universo dinamico, Vuoto e forma, La danza cosmica, Compenetrazioni ecc.

Cercare di “porre la mente sul sentiero della risonanza con ogni cosa”, per favorire la consapevolezza di quella mutua “interrelazione di tutte le cose e di tutti gli eventi” è sicuramente un tema ricorrente anche nella pratica dell’Aikido.

Lo storico delle religioni Paolo Sarpi considera Capra il padre spirituale bella New Age in quanto ” applica alla scienza della natura idee di natura spirituale e mistica, derivategli dall’induismo dei Veda e dal taoismo,”.